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Marosia Castaldi: A vivere si impara |
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Gli altri |
14 febbraio
2004 |


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Quando scrivo almeno UNA cosa, anche solo un appunto per il mio lavoro, mi sembra di aver riempito una giornata. Certo solo per me. Mica per gli altri. Da quando ero ragazzina mi porto inchiodata nella mente una frase di Nietszche: “ Come potrei dare a ciascuno il suo? Mi basti questo io do a ciascuno il mio”. E una cosa che diceva Adorno sui regali. Che cioè, se proprio va bene ( dato che non si riesce mai a regalare quello che l’altro desidera) se proprio ci va bene, riusciamo a dare a un altro quello che vorremmo per noi stessi.< |
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I vostri commenti
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Il commento di simona bertola |
17 marzo
2004 |


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si vive per se stessi e di riflesso questa nostra vita si irradia su tutte le altre vite. certo c'è un'intimità che è solo nostra privata mistica ed è la fiamma che fa bruciare il nostro essere per ognuno è diversa per me è la scrittura e quindi conosco quel particolare tipo di "pienezza" che dà un senso alla mia vita: che non è poca cosa |

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Il commento di silvia |
18 febbraio
2004 |


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Per me è il contrario, dopo una giornata intensa mi piace scriverne sul diario. Se non ho cose da dire mi dispiace e di solito scrivo futilità. Scrivere e ritenere di aver riempito la giornata scrivendo è lontano da me ma credo sia importante per una scrittrice |

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